descrizione del progetto

Litografia

Dimensione dell'immagine : 37 cm x 55 centimetro
dimensioni complessive : 50 cm x 65 centimetro

Edizione cartacea : 120 ex

Anno 1955

Firmato in basso a destra : Lapicque
Annotato in basso a sinistra : H.C. (fuori commercio)

Fornito sottovetro con telaio in alluminio

Molo a Venezia

Carlo Lapicque

(No e 1898 a Teize (vicino a Lione) – 1988), è sia uno scienziato che un artista.

Della sua infanzia, conserverà la passione per gli animali trasmessa dal nonno veterinario ma anche la passione per il mare nata durante le sue vacanze estive in Bretagna. Dall'età di cinque anni, inizia a suonare il pianoforte e mostra un profondo interesse per la musica che manterrà in età adulta. Ha continuato i suoi studi secondari a Parigi. Dopo aver conseguito il diploma di maturità, si arruolò nell'esercito e prese parte alla prima guerra mondiale.
Entrò nella Scuola Centrale di 1919.

Nel 1921, installazione con la moglie in Normandia dove si occupa della realizzazione della rete di distribuzione elettrica del settore di Lisieux (specialista della distribuzione di energia elettrica). Durante questo periodo, realizza le sue prime opere. Decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura da 1928 grazie al supporto della gallerista Jeanne Bucher.

1930

Con la crisi degli anni 1930, è costretto a trovare un lavoro. Si iscrisse alla facoltà di scienze e preparò una tesi di dottorato su “L'ottica dell'occhio e la visione dei contorni” (tesi difesa in 1938). Le sue scoperte scientifiche nel campo del colore lo porteranno ad innovare attraverso una nuova distribuzione dei colori nelle sue opere. (ribalta la legge della gradazione del colore accettata dai tempi di Leonardo da Vinci).

1939

Nel 1939, è mobilitato all'interno del CNRS : è responsabile dello studio della visione notturna e del camuffamento (voli notturni con Antoine de Saint-Exupéry). Dopo queste esperienze, Lapicque rappresenta in questi paesaggi notturni, punti luminosi e i loro aspetti stellati. Dopo la sua smobilitazione in 1940, afferma il suo patriottismo nelle sue opere dove compaiono i colori della bandiera francese. Nel 1941, partecipa alla mostra di "Giovani pittori di tradizione francese" di cui è capofila.

Pittore della Marina

Nel 1948, è chiamato "Pittore della Marina" (fino a 1966). ricevere dentro 1953 il Premio Raoul Dufy alla Biennale di Venezia, si esibisce tra 1953 et 1955 quattro soggiorni in città. Successivamente Lapicque viaggiò, ognuno dei quali sarà all'origine di una nuova serie di dipinti : a Roma nel 1957, in Grecia nel 1963, in Spagna a 1973, in Olanda nel 1974, nella stessa Francia, a Vezelay in 1975, nei castelli della Loira in 1976.

Delle 1967, il Museo Nazionale d'Arte Moderna gli dedica una retrospettiva. Nel 1979, riceve il Grand Prix national de la peinture. Charles Lapicque muore 1988.

Questo talentuoso artista autodidatta, è sempre stato al passo con i suoi contemporanei, oscillando tra astrazione e figurazione (da qui il titolo “Lapicque le disturbeur” usato dal critico François Pluchart in “L’Art vivant” in 1984). Charles Lapicque non appartiene a nessuna corrente artistica ma ha influenzato molti suoi contemporanei.

Dipinti di Lapicque sono presenti nelle collezioni di molti musei, soprattutto in Francia (Parigi, Digione, Besançon, Grenoble, Nantes), ed Europa (Bruxelles, Copenaghen, Essen, Monaco, Stoccarda) e in America (New York, Ottawa, Toronto).

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